Il corpo umano presenta quattro fondamentali nicchie microbiche, le quali differiscono per composizione e ricoprono ruoli essenziali per la vita di ciascun individuo. Queste nicchie includono la pelle, la cavità oronasofaringea, il tratto gastrointestinale e il tratto genitale.1
Il microbiota vaginale ricopre un ruolo chiave nella difesa del tratto genitale femminile dall’invasione di numerosi patogeni, incluso il virus dell’HIV.2
Ricerche scientifiche suggeriscono che i batteri vaginali potrebbero prevenire l’infezione da HIV nell’uomo adottando diverse strategie:
- La produzione di alcune molecole, i cosiddetti postbiotici, fra le quali l’acido lattico, il perossido di idrogeno (più comunemente noto come “acqua ossigenata”) e le batteriocine, che inibiscono l’azione del virus da HIV. In particolare, un ambiente vaginale acido sembrerebbe costituire un’ottima strategia per prevenire un’infezione da parte di particelle virali libere di HIV.1
- Alcune molecole presenti sulla superficie dei batteri del microbiota vaginale possono “catturare” il virus: ad esempio, i batteri del microbiota possono interagire con l’involucro più esterno del virus, bloccandone i principali meccanismi di virulenza, quali l’adesione alle cellule del nostro organismo e successiva invasione delle stesse.1
Il microbiota vaginale può inoltre contribuire alla prevenzione di un’infezione da virus dell’HIV in maniera indiretta:
- Tenendo sotto controllo la crescita di agenti patogeni, che spesso sfocia in gravi infezioni. Un esempio è rappresentato dalla vaginosi batterica, un’infezione dovuta a una crescita anomala di batteri nocivi nel tratto vaginale. 1,2
- Stimolando una risposta immunitaria contro il virus dell’HIV.2
Bibliografia
- Petrova et al FEMS Microbiol Rev 37 (2013) 762–792.
- Palomino et al Nat Commun. 2019 Dec 11;10(1):5656.